Il Giorno? Ancora no.

Commento all’articolo apparso su “Il Giorno” di ieri 3 agosto 2016
(di Roberto Alberti)

Erano i primi di marzo quando venni contattato dalla giornalista de “Il Giorno”.
Un’intervista al volo fatta al telefono, 50 secondi o poco più per cercare di presentare il nuovo Comitato. Ebbi la netta impressione che volesse solo conferme alla sua interpretazione dei fatti sui quali aveva già forse scritto anni prima e infatti il 5 marzo uscì un trafiletto, scritto con una traccia che poteva esser buona tre anni fa: “Nasce il comitato per la difesa dei tigli”…..
Dei tre giornali importanti che invitai allora, e che pubblicano su carta, la sera del 10 di marzo 2016 de “Il Giorno” non ricordo nessuno. Fu la sera che presentammo ai cittadini il progetto alternativo di riqualificazione, ma soprattutto ci presentammo. Lo rifaccio qui:
Il Comitato ha raccolto adesioni, in modo trasversale alle preferenze politiche, a sostegno di una diversa riqualificazione della via. Un progetto che propone la conservazione di ciò che di buono esiste e propone una diversa viabilità per correggere evidenti problemi di sicurezza.
Sarebbe stato bello che qualcuno a “Il Giorno” avesse letto almeno qualche cosa di ciò che abbiamo scritto in questi mesi. Certe imprecisioni forse non sarebbero state pubblicate come quella di definirci, oggi 3 agosto 2016, “movimento ecologista” o “comitato cittadino nato a sostegno degli alberi”.
Forse avrebbero compreso che il Comitato nasce da un’iniziativa di un nucleo di residenti storici di via Sant’Ambrogio, che ha trovato il sostegno di ambientalisti, liste civiche e altre forze politiche, ma si distingue da queste. In virtù di questa identità propria ha raccolto, in modo trasversale agli schieramenti, quasi 350 adesioni in pochi giorni (quelli che precedettero il consiglio comunale del 15 marzo 2016) attorno ad un’idea di progetto.
Certo non siamo noi i residenti che plaudono all’iniziativa dell’abbattimento, come termina l’articolo de “Il Giorno”. Chi di noi era presente l’altra mattina all’abbattimento ha raccolto ben altri commenti da alcuni passanti e residenti , più simili a espressioni di cordoglio: “Ma non sapevo ( che li avrebbero abbattuti)” e ancora:”Mi dispiace, c’erano da quando ero bambina..”.
Altri più schietti: “Ma perché li abbattono questi qui. Il marciapiede è largo e facevano ombra ai clienti del bar!”
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Il problema è più complesso di come è stato descritto.
E’ per noi del tutto sterile apprendere la notizia che l’amministrazione ha ripiantato alberi di tiglio sulle sponde del Seveso per un numero pari a quelli abbattuti in via Sant’Ambrogio. Questa “contabilità del verde” è un dato politico buono per la propaganda, ma a noi non interessa.
Una soluzione con il senso unico di marcia posto centralmente per gli autoveicoli avrebbe ricavato gli spazi per due aree laterali in cui conservare gli alberi e far circolare chiunque in sicurezza con ogni altro mezzo.
Il senso unico, come dice l’assessore, forse ci sarà in futuro. Ci eravamo arrivati anche noi.
Ma non ci sarà più ripiantumazione in via Sant’Ambrogio se non simbolica. Questa consapevolezza ci accomuna tutti nel comitato: ambientalisti, residenti e semplici cittadini che condividono lo scopo. Per questo ci opponiamo all’abbattimento…
viaGrandi
Aiuole sul lato ovest ospitanti alberi, come ha ipotizzato l’assessore (nella foto vedete l’esempio di via Grandi), saranno presto contestate dagli stessi residenti del lato ovest che oggi lamentano la sollevazione dei muri di cinta.
Del resto, come negare loro il diritto di camminare verso casa sullo stesso lato della strada senza pericolosi attraversamenti stradali intermedi?
A questa prossima mossa l’assessore e il Sindaco hanno già preparato il terreno la sera del 7 marzo 2016 in Commissione Territorio.
(ricordate il farsesco botta e risposta?
Il Sindaco:
“Che ne sarà degli alberi del lato ovest ?”
L’assessore: “Anche sul lato ovest saranno abbattuti perché anche lì si possa transitare in sicurezza sui marciapiedi”. )
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viasantambrogio
Il senso unico ricaverà spazio per le auto in sosta sulla strada, quelle di coloro che abiteranno nelle nuove “Residenze” (due palazzine multifamiliari, dozzine di appartamenti).
La lunga fila di auto parcheggiate costeggerà il marciapiede largo un metro e venti o poco più. La larghezza della corsia (meno di 7 metri nei punti più stretti) non consentirà di ospitare altro.
Buonanotte a tutti

Il Giorno? Ancora no.ultima modifica: 2016-08-04T03:13:01+02:00da roberto.alberti
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